Museo Stradivariano
museo stradivari Museo Stradivariano
Il tema dell’arte e della produzione liutaria, nella città di Cremona, è ben testimoniato da una sontuosa presenza espositiva e museale, di cui il Museo Civico Stradivariano si offre come una realtà informativa degna di nota, a livello sia nazionale sia internazionale.

Nato come sezione specialistica, e dunque dotato di un’immagine di “autonomia”, il Museo presenta uno spaccato sull’attività del celebberimo liutaio d’origine cremonese, seguendo una tradizione che risale alla fine dell’Ottocento, allorché veniva accettata dal Comune di Cremona la donazione di Giovanni Battista Cerani, contenente alcuni reperti appartenuti proprio ad Antonio Stradivari.

La parte più rilevante del Museo è, ad ogni modo, come indicano gli studiosi, quella costituita dal materiale proveniente dal laboratorio del grande liutaio cremonese, venduto dagli eredi di Stradivari a Ignazio Alessandro Cozio conte di Salabue, considerato, a quel tempo, il maggiore collezionista di strumenti ad arco ed esperto in questo campo, e rilevato nel 1920 dal liutaio bolognese Giuseppe Fiorini che lo donò, nel 1930, al Museo Civico di Cremona.

Anche in seguito, questa istituzione museale si arricchirà esclusivamente tramite donazioni private e depositi in comodato. L’attuale sede del Museo Stradivariano è stata inaugurata il 13 dicembre 2001, ed è oggi sita nel suggestivo Palazzo Affaitati in via Ugolani Dati, al numero 4.

Le Sezioni Reperti In esposizione materiale proveniente dal laboratorio di Antonio Stradivari. Trattasi di un “corpus”, unico al mondo, costituito da forme in legno, modelli cartacei e attrezzi vari.

Collezione di strumenti ad arco
Oltre 60 strumenti suddivisi tra violini, viole, violoncelli, contrabbassi e viole d’amore sono esposti nelle sale del Museo, per la maggior parte costruiti da liutai italiani dalla seconda meta’ dell’Ottocento alla prima meta’ del Novecento.

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Itinerario didattico
Una serie di pannelli evidenzia, in tutte le sue fasi, il modo di costruire la viola contralto secondo la tradizione della scuola classica cremonese. E’ stata scelta la viola contralto in quanto il corredo per la costruzione di questo strumento, esposto nella bacheca numero 4, e’ uno dei piu’ completi fra quelli appartenenti alla collezione Salabue-Fiorini.

Palazzo Comunale, mostra permanente degli strumenti storici della liuteria cremonese

Il “necessario” completamento del Museo Stradivariano è rappresentato dall’esposizione degli strumenti storici riuniti nelle apposite sale di Palazzo Comunale, all’interno del quale si può peraltro accedere alle grandiose sale di rappresentanza, gettare uno sguardo sulla piazza del Duomo e i suoi monumenti.
Un’intera sala è, nel Palazzo, dedicata ai celeberrimi violini storici, in parte di proprietà pubblica e in parte in deposito, in una conformazione dell’ambiente luminosa e ricca di arredi storici, nonché decisamente “intima” che permette di ammirare da vicino gli strumenti, conservati in trasparenti bacheche.

Gli strumenti conservati nella sala di Palazzo Comunale sono:
Violino: “Il Carlo IX di Francia” costruito da Andrea Amati nel 1566
Viola: “La Stauffer” costruita da Gerolamo Amati nel 1615
Violino: “L’Hammerle” costruito da Nicola’ Amati nel 1658
Violino: “Il disbee” costruito da Antonio Stradivari nel 1669
Violino: “il Quarestani” costruito da Giuseppe Guarneri figlio di Andrea nel 1689
Violoncello: “Ex Cristiani” costruito da Antonio Stradivari nel 1700
Violino: “il Cremonese 1715” costruito da Antonio Stradivari nel 1715
Violino: “Vesuvius” costruito da Antonio Stradivari nel 1724-28
Violino: “Lo Stauffer” costruito da Giuseppe Guarneri, detto del Gesti’, nel 1734
Violino: “Lo Stauffer” costruito da Enrico Ceruti nel 1868 costruito da Simone Fernando Sacconi nel 1941

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